Natale Cutrupi (1937-2024) rappresenta una figura di spicco nel panorama culturale di Reggio Calabria. Architetto di professione, la sua passione per la storia e le tradizioni locali lo ha portato a diventare un prolifico poeta, scrittore e saggista, nonché un attento collezionista. La sua opera si configura come un prezioso contributo alla conservazione della memoria storica e linguistica della Calabria meridionale.
Durante la propria vita ha saputo coniugare la sua attività professionale di architetto con un’intensa produzione culturale. La sua conoscenza del territorio e la sua sensibilità artistica si sono fuse in una narrazione che spazia dalla poesia in vernacolo alla saggistica storica. La sua produzione letteraria è caratterizzata da un profondo amore per la sua terra e da un’attenzione particolare alla salvaguardia delle tradizioni popolari.
Il poeta del vernacolo
La poesia in vernacolo rappresenta una parte significativa dell’opera di Cutrupi. Attraverso i suoi versi, ha saputo catturare l’essenza dell’anima popolare reggina, restituendo immagini vivide e suggestive di un mondo in trasformazione. La sua poesia è un omaggio alla lingua dialettale, considerata un patrimonio da preservare e tramandare alle future generazioni.
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