Elfi in Aspromonte

Tra le divinità che popolano i boschi posso affermare di aver conosciuto gli elfi. Tali volevano essere, in totale simbiosi con la natura, alcuni giovani, uomini e donne, che nella prima metà degli anni ’90 del secolo scorso, si stabilirono nel pianoro in località Ficaro, a monte di San Giorgio Morgeto.
Lasciatasi alle spalle la vita moderna, decisero di fermare il tempo e vivere senza l’aiuto di mezzi tecnologici: energia elettrica, acqua corrente, telefono, ecc. ma niente gli mancava di tutto ciò.
Ricercatori apolidi volontari provenienti da diversi paesi europei avevano realizzato un Villaggio Universitario Pilota (brevemente VUP) dove conducevano ricerche sull’autosufficienza nell’ambito dell’habitat, dell’alimentazione, della salute e dell’energia. Rigorosamente vegetariani coltivavano l’orto con antiche varietà di ortaggi, accendevano il fuoco frizionando un bastoncino, proponevano la “silvilizzazione” come tecnica che sperimentavano con l’intento di applicarla nelle aree del mondo a rischio desertificazione.
Il villaggio, denominato «Fonte Sole», era situato a circa 900 m. di quota tra boschi di faggi. Marianne, Valerie, Olifan, Liparus questi alcuni dei loro nomi, vivevano in tende da loro realizzate, simili ai tepee indiani, con focolare centrale, realizzate in legno e tela. Proponevano soggiorni per imparare l’uso delle piante selvatiche, la costruzione di tende, le tecniche dell’agricoltura biologica.
Ne scrissi nella mia prima guida sull’Aspromonte, a pag. 193
https://www.laltroaspromonte.it/portfolio-articoli/il-parco-nazionale-daspromonte/
Una vita in simbiosi con la natura, un’organizzazione tribale e una visione animista del mondo.
Per molti una scelta estrema ma che, in anticipo sui tempi, faceva riflettere su quanto ci siamo allontanati da un equilibrato rapporto con la natura.
ADDENDA
Di seguito il link a uno dei protagonisti di quest’esperienza.
https://luigisenatore.wixsite.com/capannasudatoria/bio
Per quegli strani ricorsi della storia il parco Ecolandia a Reggio Calabria nel 2019 ha realizzato delle tende simili a quelle del VUP affidandone il montaggio a Demetrio D’Arrigo e a Lillo Gioffrè. Quest’ultimo lo trovate ripreso in una foto del 1991 all’interno di una tenda del VUP.

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